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La nuova legge sulla caccia è pensata per gli animali, la natura e l’uomo

CacciaSvizzera/USC/SAB - Comunicato stampa del 13.01.2020 

La nuova Legge sulla caccia crea delle regole chiare per la regolamentazione di specie protette da parte dei guardacaccia cantonali e aumenta così la sicurezza per animali, natura e persone. Promuove anche la biodiversità grazie al sostegno federale per gli habitat naturali della fauna selvatica. CacciaSvizzera, Unione Svizzera dei Contadini, Gruppo svizzero per le regioni di montagna e ulteriori numerose organizzazioni e istituzioni sostengono gli adeguamenti.

«A nostro avviso, la resistenza al nuovo diritto sulla caccia è infondata». Con queste chiare parole, Anton Merkle, presidente di CacciaSvizzera, commenta il referendum inoltrato oggi contro la nuova Legge sulla caccia, che il parlamento aveva approvato il 27 settembre 2019 dopo intense discussioni. Per CacciaSvizzera, Unione Svizzera dei Contadini (USC), Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB) e ulteriori numerose organizzazioni e istituzioni, la nuova Legge è progressista e orientata anche alle esigenze future, perché rafforza la natura e la protezione degli animali.

La ricerca professionale di animali feriti diventa ora un dovere. I corridoi faunistici sovra-regionali per gli animali selvatici sono stabiliti nella revisione della Legge, che rende pertanto più sicuro lo spostamento di animali selvatici riducendo nel contempo i possibili danni per i proprietari di terreni e foreste. Infine, la nuova Legge permette un sostegno finanziario per la promozione di specie e habitat in zone di protezione della fauna selvatica e delle riserve idriche, così come di quelle per gli uccelli migratori. Oltre ai 2,5 milioni di franchi svizzeri versati già oggi ogni anno, la Confederazione può ora stanziare ai Cantoni fino a 2 ulteriori milioni di franchi per misure di protezione e supervisione nelle zone protette.

La nuova Legge sulla caccia aumenta le competenze dei Cantoni, offre maggiori spazi di manovra per la caccia e regola molto meglio la gestione di specie che causano conflitti. «Non vi è assolutamente nessun motivo di dubitare che i Cantoni continueranno anche in futuro a perseguire i loro concetti di protezione e, se necessario, escluderanno delle specie cacciabili dalla caccia, nel caso in cui il loro numero sarà giudicato troppo basso», afferma fiducioso Anton Merkle. Secondo lui, la revisione della Legge sulla caccia fornisce una base al passo con i tempi per avere un rapporto sostenibile con i nostri animali selvatici.

Era ormai da tempo ovvio che la presente Legge, che ha più di 40 anni, doveva essere rivista e modificata. Il numero di animali di alcune specie protette, in particolare lupo, castoro o cigno muto , è aumentato in maniera importante negli ultimi anni, il che sta creando sempre più conflitti con l'agricoltura e la pesca. Logicamente la nuova Legge non deve mettere in pericolo le popolazioni di animali selvatici, ma proprio al contrario: la protezione della natura e degli animali verranno rafforzate!

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